Il Commento del nostro inviato
Paolo Carta
E’ stato un torneo bellissimo per tanti motivi. Innanzitutto perché ha segnato il ritorno in campo organizzativo di un circolo tennistico che in passato aveva organizzato diverse edizione dei campionati sardi assoluti, tornei nazionali di categoria B, master finali di circuiti regionali e di campionati regionali a squadre. Dopo sedici anni di pausa, grazie alla sensibilità dei vertici del Comando militare della Sardegna, del gestore (la società Ristogest) e alla disponibilità degli sponsor (Tecno office, Ristogest, Tennis Service, Provincia di Cagliari, Banca di Sassari e Alleanz assicurazioni) e dei dirigenti del gruppo tennis G. Rossi (su tutti il presidente Massimo Macchia e il vice Giuseppe Dessì), il Pasquariello è tornato a essere il più importante torneo di quarta categoria organizzato in Sardegna (oltre diciassette 4.1 al via, oltre a Simone Pisanu che era 4.3 ma che adesso dopo il successo al Rossi entrerà di gran carriera in terza categoria). Oltre 180 iscritti sono un risultato importante in un periodo dell’anno come settembre (tradizionalmente il Pasquariello si svolgeva a fine maggio, inizio i giugno), ma quel che più conta forse è stata l’affluenza del pubblico (gradinate spesso gremite come accade di rado per un torneo di questo livello) e la correttezza dei giocatori in campo.Quando ha ricevuto la telefonata di invito degli organizzatori, Simone Pisanu ci ha pensato soltanto un attimo prima di rispondere <sì, mi iscrivo volentieri al Pasquariello, mi fa un immenso piacere giocare al Campo Rossi, ho cominciato con il tennis proprio al Circolo militare, nella scuola tennis di Angelo Murtas, Mario Manca e Raffaele Buono>.
Detto fatto: è stato lui, ex C1, ex bambino prodigio oggi 37enne, che da ragazzo ha sacrificato la carriera da tennista agli studi (è uno stimato cardiologo pediatrico) a vincere l’edizione 2011 del Pasquariello. In finale ha battuto un altro ex nome importante del tennis regionale, Andrea Tuveri, ex 3.3 di Serramanna, da qualche anno lontano dall’agonismo per motivi di famiglia e lavoro, anche lui capace di rispondere con entusiasmo alla chiamata degli organizzatori del Gruppo tennis generale Rossi.
Nel doppio il successo è andato a Matteo Bruni Rotoni e Andrea Tocco, che in finale hanno battuto Corda/Nepitella, alla terza sconfitta in finale al Pasquariello a distanza di vent’anni dalle prime due.
Il torneo di non classificati è stato vinto da un altro ex giocatore di livello regionale, l’ex primo gruppo Roberto Udella.
Da segnalare i risultati di Gian Carlo Mocci, Gabriele Giua, Andrea Tocco, le sfortunate prestazioni di giocatori di ottimo livello come Andrea Soi e Gianluca Orrù. Tra gli iscritti anche un giocatore che tanti anni fa questo torneo l’aveva vinto, Paolo Giometti: ha letto la notizia sull’Unione Sarda, era in vacanza in Sardegna e non è voluto mancare nel suo vecchio circolo.
Buono anche il comportamento dei giocatori di casa: su tutti Paolo Fasoli, Francesco Serra, Giuseppe Dessì, Massimo Macchia e Pierandrea Melis.
Il torneo è stato diretto brillantemente dai giudici arbitri Gianni Secci e Agostino Floris, che avevano condotto anche l’ultima edizione disputata nello scorso millennio (1995). Curiosamente Gianni Secci ha recuperato dal suo archivio personale il tabellone del torneo del Pasquariello del 1985 e lo ha esposto in una bacheca: in tanti a distanza di parecchi anni hanno ritrovato il loro nome in un torneo che ha, nella tradizione, il suo indiscusso fascino.
Detto fatto: è stato lui, ex C1, ex bambino prodigio oggi 37enne, che da ragazzo ha sacrificato la carriera da tennista agli studi (è uno stimato cardiologo pediatrico) a vincere l’edizione 2011 del Pasquariello. In finale ha battuto un altro ex nome importante del tennis regionale, Andrea Tuveri, ex 3.3 di Serramanna, da qualche anno lontano dall’agonismo per motivi di famiglia e lavoro, anche lui capace di rispondere con entusiasmo alla chiamata degli organizzatori del Gruppo tennis generale Rossi.
Nel doppio il successo è andato a Matteo Bruni Rotoni e Andrea Tocco, che in finale hanno battuto Corda/Nepitella, alla terza sconfitta in finale al Pasquariello a distanza di vent’anni dalle prime due.
Il torneo di non classificati è stato vinto da un altro ex giocatore di livello regionale, l’ex primo gruppo Roberto Udella.
Da segnalare i risultati di Gian Carlo Mocci, Gabriele Giua, Andrea Tocco, le sfortunate prestazioni di giocatori di ottimo livello come Andrea Soi e Gianluca Orrù. Tra gli iscritti anche un giocatore che tanti anni fa questo torneo l’aveva vinto, Paolo Giometti: ha letto la notizia sull’Unione Sarda, era in vacanza in Sardegna e non è voluto mancare nel suo vecchio circolo.
Buono anche il comportamento dei giocatori di casa: su tutti Paolo Fasoli, Francesco Serra, Giuseppe Dessì, Massimo Macchia e Pierandrea Melis.
Il torneo è stato diretto brillantemente dai giudici arbitri Gianni Secci e Agostino Floris, che avevano condotto anche l’ultima edizione disputata nello scorso millennio (1995). Curiosamente Gianni Secci ha recuperato dal suo archivio personale il tabellone del torneo del Pasquariello del 1985 e lo ha esposto in una bacheca: in tanti a distanza di parecchi anni hanno ritrovato il loro nome in un torneo che ha, nella tradizione, il suo indiscusso fascino.